Agopuntura

medicina integrata

Con il patrocinio della Scuola di Agopuntura Tradizionale della città di Firenze, veterilandia desidera promuovere e far conoscere l’utilizzo dell’ AGOPUNTURA e dell’ OMEOPATIA negli animali domestici.
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Agopuntura: i motivi di una scelta Agopuntura: cosa è Agopuntura veterinaria: origini e diffusione
Agopuntura veterinaria: una medicina energetica
La Medicina Tradizionale Cinese può essere definita, a tutti gli effetti, una medicina energetica che considera gli organismi viventi indissolubili dall’ambiente che li circonda. Anticipando concetti di fisica che saranno dimostrati migliaia di anni più tardi, i cinesi intuirono che la materia è energia in continuo movimento e trasformazione e che la realtà, nelle sue molteplici manifestazioni, compreso l’organismo animale, è l’espressione di un’unica energia che essi definirono “Qi” (chì), ovvero energia vitale. Non deve perciò stupire se uno dei postulati sui quali si basa il pensiero medico cinese è che il corpo animale è percorso da un flusso di energia continuo, il Qi. Tale energia scorre, sia in superficie che in profondità, lungo un sistema di canali, definiti meridiani energetici, e compie nelle 24 ore un intero ciclo che rappresenta la prima definizione di bioritmo. In modo semplicistico possiamo affermare che, quando la circolazione energetica avviene in maniera armonica ed equilibrate, l’organismo si trova in stato di salute, al contrario, quando sopraggiungono rallentamenti o impendimenti al libero fluire del Qi, si ha la comparsa del sintomo e della malattia, la quale può, in ultima analisi, essere considerata uno “squilibrio energetico”.Agopuntura veterinaria: obiettivo del trattamento
L’agopuntura consiste nell’infissione di sottili aghi in precise aree cutanee localizzate lungo il percorso superficiale dei meridiani energetici, definite “agopunti”. I meridiani attraversano l’intero organismo, raggiungono e prendono contatto con tutti gli organi e visceri. Grazie al loro tragitto più superficiale (cutaneo) provvisto dei suddetti agopunti, è possibile agire in profondità e trattare le patologie delle strutture più interne. La corretta apposizione degli aghi in corrispondenza degli agopunti, permette di agire sul flusso energetico del paziente allo scopo di ristabilire quell’equilibrio che risulta alterato nello stato di malattia. Gli agopunti dunque, possono essere considerati come “dispositivi” grazie ai quali è possibile interferire sullo stato energetico del paziente. I meridiani energetici non riconoscono alcun supporto anatomico direttamente indagabile. Al contrario, indagini strumentali condotte sull’uomo e sugli animali, hanno accertato l’esistenza degli agopunti, i quali non sono altro che aree cutanee delle dimensioni di pochi mm. In corrispondenza di queste piccolo zone, vi è una minore resistenza elettrica rispetto a quella che si registra nel resto del corpo, fatto che determina una maggiore conducibilità degli stimoli. All’esame istologico gli agopunti si mostrano provvisti di una maggiore concentrazione di terminazioni nervose, capillari sanguigni e linfatici.Agopuntura veterinaria: la centralità del paziente
Sia nell’uomo che negli animali, la corretta stimolazione degli agopunti è in grado di attivare i processi difensivi che conducono al riequilibrio dell’organismo, facendo ricorso al potenziale energetico presente in ciascun essere vivente. Caratteristica dei sistemi viventi, è quella di essere diversi tra loro, in continua evoluzione e sottoposti a variabilità, dunque suscettibili di reazioni differenti ad uno stesso stimolo. Il concetto di diversità biologica tra gli individui implica l’impossibilità di stabilire un protocollo terapeutico unico e la soggettività nelle risposte impone che esso vada adattato di volta in volta alle necessità del paziente. E’ questo il motivo che porta il terapeuta ad un diverso approccio che sposta l’attenzione dalla malattia al malato. Per il medico veterinario diventa dunque indispensabile tenere in considerazione le caratteristiche genetiche e la tipologia dell’animale, la sua provenienza, le sue attitudini e l’interazione con l’ambiente che lo circonda. In definitiva, l’unicità del paziente, comporta la responsabilità di scelte terapeutiche individuali e, a corollario, l’impossibilità di prescindere da quei fattori che, nel loro insieme, costituiscono il benessere dell’animale. Tra questi, assumono, dunque, importanza, anche le relazioni stabilite all’interno del nucleo nel quale il paziente vive. Trattandosi nel caso della veterinaria, di pazienti che non forniscono direttamente al medico i dati necessari alla formulazione di una corretta diagnosi, è fondamentale la collaborazione del proprietario. Normalmente, i proprietari che fanno ricorso all’agopuntura come scelta terapeutica, si dimostrano disponibili e aperti, e considerano un valore aggiunto il rapporto di stretta collaborazione che si viene a stabilire con il veterinario.Agopuntura veterinaria: quando è utilizzabile
Come già affermato in precedenza, l’effetto dell’agopuntura che più d’ogni altro ha destato interesse nel mondo occidentale è sicuramente quello antalgico. Ciò ha finito per ridurne il suo uso, almeno in un primo momento, a scopo riflesso-terapico antidolorifico, a discapito di quel campo d’attività che, invece, rende l’agopuntura un sistema terapeutico completo. Le numerose indagini sperimentali, condotte in Oriente e in Occidente, in campo umano e veterinario, oltre a documentare gli effetti terapeutici dell’agopuntura, hanno evidenziato importanti attività sul controllo del dolore e sull’induzione analgesica attraverso meccanismi neuro-endocrini centrali e periferici. Altri effetti riscontrati, sono quelli antispastici, decontratturanti, anti-infiammatori, immuno-modulatori, con conseguente potenziamento delle difese contro agenti infettivi. Ancora, sono stati documentati effetti antiemetici, vasomodulatori, ansiolitici e antidepressivi. Appare evidente quanto siano molteplici i campi applicativi dell’agopuntura che, tuttavia, mostra la massima efficacia nel settore delle patologie funzionali, nelle quali il danno organico-strutturale risulta minimo.Agopuntura veterinaria: campi di applicazione
In ambito veterinario, l’agopuntura rappresenta un efficace presidio terapeutico in grado di integrare e completare i diversi sistemi di cure primarie rivolti ai nostri animali. Le indicazioni più frequenti in medicina veterinaria sono le seguenti: +Agopuntura veterinaria: la visita
Non esistono categorie di pazienti per le quali l’agopuntura è sconsigliata. L’unico limite per l’agopuntore veterinario è la disponibilità del paziente a sottoporsi alle sedute. Il primo incontro con un nuovo paziente può avere una durata anche di 1 ora. Questi tempi sono necessari per impostare una corretta visita secondo i dettami della Medicina Tradizionale Cinese, per valutare scrupolosamente la cartella clinica e, non ultimo, per la necessità di stabilire con l’animale un rapporto di tranquillità e fiducia che consenta l’apposizione degli aghi. L’inserimento dell’ago causa un piccolo fastidio, della durata di qualche millesimo di secondo, sicuramente inferiore a quello provocato da una normale iniezione sottocutanea. La durata delle sedute varia da 20-30′. Durante la seduta l’animale è libero di muoversi senza limitazioni, sebbene nella maggior parte dei casi tenda a prevalere un senso di rilassamento. E’ cura, dunque, del veterinario mettere a proprio agio il paziente e rendere la seduta rassicurante, magari offrendo un piccolo premio al suo termine. Il tipo di patologia e la risposta del paziente condizionano la durata della terapia e la frequenza delle sedute, normalmente 1 o 2 settimanali nella prima fase della terapia per poi diradare, fino alla sospensione.Agopuntura veterinaria: competenza dell’operatore
La legislazione italiana sancisce che l’agopuntura debba essere praticata da un medico. Nell’interesse del paziente è indispensabile che si tratti di uno specialista esperto di agopuntura, il cui percorso formativo sia chiaro, documentabile e rispondente a precisi criteri valutativi. E’ opportuno precisare che sebbene priva d’effetti collaterali, una diagnosi non corretta o la non adeguata scelta dei punti può, comunque, rivelarsi controproducente per i nostri pazienti.Agopuntura veterinaria: una scelta possibile e utile
Riepilogando, la scelta dell’agopuntura tradizionale si contraddistingue per alcuni elementi particolari, tra cui: +